Chianti Classico – Castello La Leccia è Sangiovese in purezza i cui vigneti sono adagiati in cinque diverse zone intorno al nucleo centrale del Castello ad altitudini che variano dai 300 ai 500 metri s.l.m.. Sono esposti a sud e a sud ovest e affondano le loro radici su terreni argillosi e ricchi di calcare e galestro. Proprio in queste diversità il Sangiovese sprigiona la sua duttilità esprimendo complessità e struttura piuttosto che dolcezza ed eleganza. La vinificazione si svolge in vasche d’acciaio e poi successivamente il vino matura per dodici mesi in parte in barriques e in parte in botti da 25 ettolitri.

Chianti Classico 2019 – Castello La Leccia
16,00 € 14,40 €
Disponibilità: Disponibile
Il Produttore

L‘azienda vitivinicola Castello La Leccia si trova in Castellina in Chianti. I vigneti sono adagiati in cinque diverse zone intorno al nucleo centrale del Castello ad altitudini che variano dai 300 ai 500 metri s.l.m.. Sono esposti a sud e a sud ovest e affondano le loro radici su terreni argillosi e ricchi di calcare e galestro. Proprio in queste diversità il Sangiovese sprigiona la sua duttilità esprimendo complessità e struttura piuttosto che dolcezza ed eleganza.
L‘Azienda è fortemente orientata alla produzione di Chianti Classico che sia la vera espressione del Sangiovese e dell‘eccezionale terroir di Castellina in Chianti. Non vengono infatti mai utilizzati vitigni internazionali per la produzione dei Chianti che, con l‘eccezione di un 2% di Malvasia Nera all‘interno del Chianti Riserva, sono prodotti esclusivametne con Sangiovese. Le vigne sono coltivate in agricoltura biologica. Ciascuna vigna viene vendemmiata e vinificata separatamente e la fermentazione avviene con lieviti autoctoni in vasche di acciaio a temperatura controllata. Dopo la svinatura il vino prosegue la fermentazione malolattica nel cemento o nel legno.
Fonti storiche scritte citano il Castello La Leccia sin dal 1077. Considerata l’importanza strategica della sua posizione, i diritti sul castello erano divisi tra ben sedici proprietari. Verso la metà del 1400, anche sul Castello, come su larga parte del territorio del Chianti Classico, si estese il dominio della famiglia Ricasoli. Nel corso del XVIII secolo, il Castello assunse un aspetto più simile ad una villa e durante la seconda guerra mondiale, precisamente nel Luglio del 1944, il borgo, allora occupato dalle truppe tedesche, fu oggetto di pesanti bombardamenti che distrussero parte della torre, ultima testimonianza medievale, e devastarono un’ala della villa settecentesca.
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